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Faisa Cisal: “Mancato esito positivo al negoziato per il rinnovo del contratto. Quattro ore di stop”
Il CCNL delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale è scaduto ormai dal 31 dicembre 2017. Negli incontri con le Associazioni Datoriali, le OO.SS. Nazionali hanno verificato che il negoziato per il rinnovo del CCNL Mobilità TPL, non può avere alcun esito positivo nella sua sede naturale, quella, cioè, di una normale trattativa tra le parti datoriali e sindacali. Le Associazioni Datoriali, Asstra, Anav ed Agens, non hanno avuto in questi anni, non hanno oggi e, probabilmente, non avranno nel prossimo futuro, alcuna intenzione di concludere positivamente il confronto per il rinnovo del CCNL, scaduto da 36 mesi. L’ennesima riprova di ciò è giunta in occasione dell’ultimo incontro chiesto dal Sindacato e svoltosi il 10 dicembre u.s., in cui Asstra, Anav ed Agens hanno confermato, la loro indisponibilità ad un serio confronto. Questa circostanza ha portato le sigle sindacali ad aprire le procedure di raffreddamento preventive allo sciopero. Nell’ambito degli ulteriori incontri, previsti dalle stesse procedure e svoltisi il 21 e il 29 Dicembre 2020, quest’ultimo in sede ministeriale, le posizioni sono rimaste sostanzialmente invariate. Pertanto i Sindacati hanno proclamato per l’8 febbraio 2021 lo sciopero nazionale di 4 ore che coinvolgerà tutta la categoria. Il Contratto rimane il principale e fondamentale strumento di tutela del lavoro e di regolazione dei processi nel quadro drammatico che vive il settore e di garanzia del diritto alla mobilità di ogni cittadino. Le lavoratrici e i lavoratori del settore hanno garantito la mobilità di migliaia di persone, pur in condizioni di precarietà dal punto di vista delle misure sanitarie anti contagio (assenza e mancanza di utilizzo delle mascherine, condizioni di sovraffollamento, esposizione al rischio di aggressioni), soprattutto nelle fasi più acute della pandemia. Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro non è più rinviabile e, in questa delicata fase di riorganizzazione dell’offerta di TPL atta a garantire il corretto svolgimento della indispensabile riapertura delle scuole, risulta essere una leva fondamentale per affrontare, anche a livello locale, le sfide future della mobilità che coinvolgeranno inevitabilmente le nostre città, ogni territorio ed ogni Regione. Gli Autoferrotranvieri-Internavigatori chiedono il sostegno e la solidarietà di tutti i cittadini, al fine di evitare ulteriori tensioni che potrebbero determinare effetti negativi su servizio e sull’utenza nella fase delicata diripartenza delle attività scolastiche ed economiche del nostro Paese.

Faisa Cisal: “Mancato esito positivo al negoziato per il rinnovo del contratto. Quattro ore di stop”
Il CCNL delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale è scaduto ormai dal 31 dicembre 2017. Negli incontri con le Associazioni Datoriali, le OO.SS. Nazionali hanno verificato che il negoziato per il rinnovo del CCNL Mobilità TPL, non può avere alcun esito positivo nella sua sede naturale, quella, cioè, di una normale trattativa tra le parti datoriali e sindacali. Le Associazioni Datoriali, Asstra, Anav ed Agens, non hanno avuto in questi anni, non hanno oggi e, probabilmente, non avranno nel prossimo futuro, alcuna intenzione di concludere positivamente il confronto per il rinnovo del CCNL, scaduto da 36 mesi. L’ennesima riprova di ciò è giunta in occasione dell’ultimo incontro chiesto dal Sindacato e svoltosi il 10 dicembre u.s., in cui Asstra, Anav ed Agens hanno confermato, la loro indisponibilità ad un serio confronto. Questa circostanza ha portato le sigle sindacali ad aprire le procedure di raffreddamento preventive allo sciopero. Nell’ambito degli ulteriori incontri, previsti dalle stesse procedure e svoltisi il 21 e il 29 Dicembre 2020, quest’ultimo in sede ministeriale, le posizioni sono rimaste sostanzialmente invariate. Pertanto i Sindacati hanno proclamato per l’8 febbraio 2021 lo sciopero nazionale di 4 ore che coinvolgerà tutta la categoria. Il Contratto rimane il principale e fondamentale strumento di tutela del lavoro e di regolazione dei processi nel quadro drammatico che vive il settore e di garanzia del diritto alla mobilità di ogni cittadino. Le lavoratrici e i lavoratori del settore hanno garantito la mobilità di migliaia di persone, pur in condizioni di precarietà dal punto di vista delle misure sanitarie anti contagio (assenza e mancanza di utilizzo delle mascherine, condizioni di sovraffollamento, esposizione al rischio di aggressioni), soprattutto nelle fasi più acute della pandemia. Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro non è più rinviabile e, in questa delicata fase di riorganizzazione dell’offerta di TPL atta a garantire il corretto svolgimento della indispensabile riapertura delle scuole, risulta essere una leva fondamentale per affrontare, anche a livello locale, le sfide future della mobilità che coinvolgeranno inevitabilmente le nostre città, ogni territorio ed ogni Regione. Gli Autoferrotranvieri-Internavigatori chiedono il sostegno e la solidarietà di tutti i cittadini, al fine di evitare ulteriori tensioni che potrebbero determinare effetti negativi su servizio e sull’utenza nella fase delicata diripartenza delle attività scolastiche ed economiche del nostro Paese.
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