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Grazie all’intervento del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, seriamente impegnato ad attuare una politica di valorizzazione delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, che consenta ai lavoratori, ormai al limite dell’indigenza, di uscire dalle condizioni in cui versano, la Federazione Italiana Autonoma Lavoratori dello Spettacolo (Fials Cisal) ha sottoscritto con l’Associazione Nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche (Anfols) l’accordo per il rinnovo della parte economica del Contratto collettivo nazionale 2019-2021.
Il percorso che ha portato al rinnovo del contratto di lavoro è stato segnato da un significativo passaggio, allorché si è tenuto un confronto tra il ministro Gennaro Sangiuliano, il sottosegretario Gianmarco Mazzi e il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, nel corso del quale il ministro ha voluto assicurare alla Fials Cisal un intervento in favore delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, per la copertura economica necessaria alla definizione dell’accordo, precisando che, trattandosi del secondo intervento consecutivo da parte dello Stato nel settore, è chiara intenzione di questo Governo di supportare al massimo l’attività delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, autentica eccellenza della Cultura nazionale, da attuare in primis proprio attraverso il miglioramento delle condizioni contrattuali delle lavoratrici e dei lavoratori.
La trattativa ha visto il suo momento finale nell’incontro tenutosi a Roma il 18 dicembre tra ANFOLS e FIALS CISAL, rappresentata dal segretario generale Enrico Sciarra, alla presenza del direttore dello spettacolo dal vivo, Antonio Parente, conclusosi con la stipula dell’accordo di rinnovo, anche in virtù del fatto che la FIALS CISAL ha potuto allegare allo stesso una nota a verbale che esplicita quanto essa ha sempre affermato durante tutta la trattativa, ovvero considerare «una forzatura l’uso dello strumento “una tantum” quale formula contrattuale per compensare il mancato rinnovo del CCNL 2019-2021, piuttosto che prevedere la decorrenza dal 1° gennaio 2022».
Inoltre: «evitare discriminazioni di trattamento tra lavoratori in tema di una tantum 2019-2021, garantire la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavoratori del settore a cui sia applicato il CCNL, ovunque impiegati sul territorio nazionale, e che qualsiasi deroga a tale principio non verrà accettata. Ed ancora, a tutela dell’integrità delle parti economiche previste dagli integrativi in essere, recepimento nel CCNL 2019-2021 dell’Accordo Interconfederale 28 giugno 2011, firmato dal Governo e da tutte le organizzazioni sindacali, come inserito nel CCNL 2014, all’art, 47, ma purtroppo non vidimato dalla Corte dei Conti».
A fronte dell’accettazione di allegare la nota a verbale al CCNL, Enrico Sciarra, in rappresentanza della Fials Cisal, ha dunque sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo della parte economica del CCNL 2019-2021, «pur mantenendo il proprio parere sull’insufficienza dei contenuti di questo contratto, rispetto alle aspettative dei lavoratori che da 20 anni ne aspettavano il rinnovo, e confermando il proprio impegno in difesa di quei lavoratori che dovessero essere discriminati».
Preoccupazioni che, del resto, erano state già rappresentate al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, anche dal Segretario Generale della Cisal Cavallaro, unitamente alle perplessità sulle condizioni critiche di vari teatri italiani, con particolare riferimento al Petruzzelli di Bari e al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (bloccato per carenza di risorse), per i quali permangono ulteriori problemi in ordine al finanziamento di alcune voci economiche attinenti il salario di lavoratrici e lavoratori.
La Fials Cisal ha, pertanto, annunciato il proprio impegno ad effettuare una capillare consultazione tra i lavoratori del settore per verificare la volontà di approvare la sottoscrizione del CCNL dipendenti delle Fondazioni Lirico Sinfoniche ai quali ha rivolto un sentito ringraziamento per l’impegno dimostrato, anche attraverso gli scioperi, a sostegno della difficile trattativa contrattuale.
Il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, nel ringraziare il ministro Gennaro Sangiuliano «per l’ampia disponibilità dimostrata a sostegno dei lavoratori dello spettacolo, senza i quali l’Italia sarebbe privata di un fondamentale elemento di crescita culturale», ribadisce l’impegno della Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori «al fianco di tutti coloro che, quotidianamente, dietro le quinte contribuiscono ad alzare il sipario in uno dei settori che più caratterizzano l’identità culturale del nostro Paese»

Grazie all’intervento del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, seriamente impegnato ad attuare una politica di valorizzazione delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, che consenta ai lavoratori, ormai al limite dell’indigenza, di uscire dalle condizioni in cui versano, la Federazione Italiana Autonoma Lavoratori dello Spettacolo (Fials Cisal) ha sottoscritto con l’Associazione Nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche (Anfols) l’accordo per il rinnovo della parte economica del Contratto collettivo nazionale 2019-2021.
Il percorso che ha portato al rinnovo del contratto di lavoro è stato segnato da un significativo passaggio, allorché si è tenuto un confronto tra il ministro Gennaro Sangiuliano, il sottosegretario Gianmarco Mazzi e il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, nel corso del quale il ministro ha voluto assicurare alla Fials Cisal un intervento in favore delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, per la copertura economica necessaria alla definizione dell’accordo, precisando che, trattandosi del secondo intervento consecutivo da parte dello Stato nel settore, è chiara intenzione di questo Governo di supportare al massimo l’attività delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, autentica eccellenza della Cultura nazionale, da attuare in primis proprio attraverso il miglioramento delle condizioni contrattuali delle lavoratrici e dei lavoratori.
La trattativa ha visto il suo momento finale nell’incontro tenutosi a Roma il 18 dicembre tra ANFOLS e FIALS CISAL, rappresentata dal segretario generale Enrico Sciarra, alla presenza del direttore dello spettacolo dal vivo, Antonio Parente, conclusosi con la stipula dell’accordo di rinnovo, anche in virtù del fatto che la FIALS CISAL ha potuto allegare allo stesso una nota a verbale che esplicita quanto essa ha sempre affermato durante tutta la trattativa, ovvero considerare «una forzatura l’uso dello strumento “una tantum” quale formula contrattuale per compensare il mancato rinnovo del CCNL 2019-2021, piuttosto che prevedere la decorrenza dal 1° gennaio 2022».
Inoltre: «evitare discriminazioni di trattamento tra lavoratori in tema di una tantum 2019-2021, garantire la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavoratori del settore a cui sia applicato il CCNL, ovunque impiegati sul territorio nazionale, e che qualsiasi deroga a tale principio non verrà accettata. Ed ancora, a tutela dell’integrità delle parti economiche previste dagli integrativi in essere, recepimento nel CCNL 2019-2021 dell’Accordo Interconfederale 28 giugno 2011, firmato dal Governo e da tutte le organizzazioni sindacali, come inserito nel CCNL 2014, all’art, 47, ma purtroppo non vidimato dalla Corte dei Conti».
A fronte dell’accettazione di allegare la nota a verbale al CCNL, Enrico Sciarra, in rappresentanza della Fials Cisal, ha dunque sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo della parte economica del CCNL 2019-2021, «pur mantenendo il proprio parere sull’insufficienza dei contenuti di questo contratto, rispetto alle aspettative dei lavoratori che da 20 anni ne aspettavano il rinnovo, e confermando il proprio impegno in difesa di quei lavoratori che dovessero essere discriminati».
Preoccupazioni che, del resto, erano state già rappresentate al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, anche dal Segretario Generale della Cisal Cavallaro, unitamente alle perplessità sulle condizioni critiche di vari teatri italiani, con particolare riferimento al Petruzzelli di Bari e al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (bloccato per carenza di risorse), per i quali permangono ulteriori problemi in ordine al finanziamento di alcune voci economiche attinenti il salario di lavoratrici e lavoratori.
La Fials Cisal ha, pertanto, annunciato il proprio impegno ad effettuare una capillare consultazione tra i lavoratori del settore per verificare la volontà di approvare la sottoscrizione del CCNL dipendenti delle Fondazioni Lirico Sinfoniche ai quali ha rivolto un sentito ringraziamento per l’impegno dimostrato, anche attraverso gli scioperi, a sostegno della difficile trattativa contrattuale.
Il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, nel ringraziare il ministro Gennaro Sangiuliano «per l’ampia disponibilità dimostrata a sostegno dei lavoratori dello spettacolo, senza i quali l’Italia sarebbe privata di un fondamentale elemento di crescita culturale», ribadisce l’impegno della Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori «al fianco di tutti coloro che, quotidianamente, dietro le quinte contribuiscono ad alzare il sipario in uno dei settori che più caratterizzano l’identità culturale del nostro Paese»
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