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Firmata la bozza di contratto di transito. Sadirs Forestas: “Si avvia così a conclusione una delle battaglie sindacali più lunghe. Previsto un aumento della retribuzione”
Il sindacato autonomo Sadirs Forestas aderente alla Cisal è tra i firmatari della bozza di contratto di transito che il 28 aprile 2021 ha ottenuto la sottoscrizione da parte della maggioranza delle sigle rappresentative a livello regionale: si avvia così a conclusione una delle battaglie sindacali più lunghe che la Sardegna abbia mai conosciuto.
La più grande agenzia regionale sarda, concluso l’iter di approvazione della bozza contrattuale (ora alla Corte dei Conti) vedrà il transito di circa 5000 lavoratori dal contratto collettivo nazionale della sistemazione idraulico-forestale (CCNL, inapplicato in numerosi istituti contrattuali e senza rinnovi da tempo immemore per questi lavoratori, dipendenti pubblici) al CCRL del comparto del pubblico impiego esclusivo per i dipendenti della Regione Sarda. Importantissimo risultato che vede un aumento della retribuzione lorda dell’operaio di (ex) 1° livello, che da oggi sarà inquadrato nella categoria B, di circa 216 €!
Un risultato conquistato dopo anni di lotta, iniziata nel 2016 quando, con l’approvazione della Legge forestale regionale (L.R. 8) la Giunta Regionale volle perseverare ad applicare ai propri dipendenti forestali un contratto incompatibile in numerosi suoi istituti, con il pubblico impiego.
Nel 2016, la protesta dei lavoratori scontenti, che ha visto la contrapposizione dei confederali dell’agro industria, li ha portati a organizzarsi intorno ad un “Coordinamento degli Amministrativi, Tecnici ed Operai Forestali” (CaTeOFor). La lotta nel 2018 si è affinata con la creazione di un nuovo sindacato autonomo, il Sadirs Forestas, che velocemente è diventato il primo per rappresentatività di questa agenzia, per la capacità di rappresentarne il malcontento dopo anni di blocco contrattuale (dal 2007 – ai dipendenti dell’agenzia non è stato riconosciuto il rinnovo del CCNL Addetti sistemazione idraulico forestale del 2010, a causa del blocco degli stipendi del pubblico impiego voluta dalla famigerata legge Brunetta dl 78/2010). La sempre maggiore consapevolezza del cambiamento in atto, a metà 2020, ha portato anche la UILA e UIL FP ad una posizione di distacco dal fronte FLAI – FAI, accodandosi nella lotta per il transito nel comparto regionale.
Con la crescente consapevolezza di essere dipendenti “pubblici” di una AMMINISTRAZIONE “regionale” quegli stessi lavoratori hanno portato avanti una lotta dirompente contro le posizioni confederali, più impegnati a mantenere inalterati i privilegi del settore agro-forestale piuttosto che a tutelare i lavoratori. Il Sadirs Forestas, mantenendo la propria autonomia funzionale, decisionale e identitaria, ha convintamente aderito alla Cisal, sempre vicina ai lavoratori e non alle logiche di potere, potendo così aumentare il proprio potenziale negoziale aderendo ad una confederazione “autonoma” che per la prima volta sarà presente nel comparto unico di contrattazione della Regione Autonoma della Sardegna.
E così, la storia ha un lieto fine: il 28 aprile 2021 inizia una nuova era per questi lavoratori, finalmente “uguali” per trattamento e dignità contrattuale, e non più discriminati rispetto alle altre agenzie e strutture regionali: un successo che i lavoratori non dimenticheranno, perché ottenuto con le proprie forze, contro-corrente, e soprattutto contro il sistema pre-costituito di interessi sindacali confederali, non più rappresentativo del volere e dei bisogni degli (ex)iscritti. Curioso a questo proposito, l’inciso scritto da uno dei tanti magistrati del TAR espressosi in una delle tante cause di questo sofferto percorso: “L’interesse al mantenimento dello status quo perseguito dalle Organizzazioni ricorrenti [CGIL, CISL, ndr] appare addirittura in contrapposizione rispetto a quello dei dipendenti di FORESTAS a conseguire, attraverso il passaggio al comparto di contrattazione regionale, l’applicazione del ben più favorevole CCRL” TAR SARDEGNA – SENT. 166/2020

Firmata la bozza di contratto di transito. Sadirs Forestas: “Si avvia così a conclusione una delle battaglie sindacali più lunghe. Previsto un aumento della retribuzione”
Il sindacato autonomo Sadirs Forestas aderente alla Cisal è tra i firmatari della bozza di contratto di transito che il 28 aprile 2021 ha ottenuto la sottoscrizione da parte della maggioranza delle sigle rappresentative a livello regionale: si avvia così a conclusione una delle battaglie sindacali più lunghe che la Sardegna abbia mai conosciuto.
La più grande agenzia regionale sarda, concluso l’iter di approvazione della bozza contrattuale (ora alla Corte dei Conti) vedrà il transito di circa 5000 lavoratori dal contratto collettivo nazionale della sistemazione idraulico-forestale (CCNL, inapplicato in numerosi istituti contrattuali e senza rinnovi da tempo immemore per questi lavoratori, dipendenti pubblici) al CCRL del comparto del pubblico impiego esclusivo per i dipendenti della Regione Sarda. Importantissimo risultato che vede un aumento della retribuzione lorda dell’operaio di (ex) 1° livello, che da oggi sarà inquadrato nella categoria B, di circa 216 €!
Un risultato conquistato dopo anni di lotta, iniziata nel 2016 quando, con l’approvazione della Legge forestale regionale (L.R. 8) la Giunta Regionale volle perseverare ad applicare ai propri dipendenti forestali un contratto incompatibile in numerosi suoi istituti, con il pubblico impiego.
Nel 2016, la protesta dei lavoratori scontenti, che ha visto la contrapposizione dei confederali dell’agro industria, li ha portati a organizzarsi intorno ad un “Coordinamento degli Amministrativi, Tecnici ed Operai Forestali” (CaTeOFor). La lotta nel 2018 si è affinata con la creazione di un nuovo sindacato autonomo, il Sadirs Forestas, che velocemente è diventato il primo per rappresentatività di questa agenzia, per la capacità di rappresentarne il malcontento dopo anni di blocco contrattuale (dal 2007 – ai dipendenti dell’agenzia non è stato riconosciuto il rinnovo del CCNL Addetti sistemazione idraulico forestale del 2010, a causa del blocco degli stipendi del pubblico impiego voluta dalla famigerata legge Brunetta dl 78/2010). La sempre maggiore consapevolezza del cambiamento in atto, a metà 2020, ha portato anche la UILA e UIL FP ad una posizione di distacco dal fronte FLAI – FAI, accodandosi nella lotta per il transito nel comparto regionale.
Con la crescente consapevolezza di essere dipendenti “pubblici” di una AMMINISTRAZIONE “regionale” quegli stessi lavoratori hanno portato avanti una lotta dirompente contro le posizioni confederali, più impegnati a mantenere inalterati i privilegi del settore agro-forestale piuttosto che a tutelare i lavoratori. Il Sadirs Forestas, mantenendo la propria autonomia funzionale, decisionale e identitaria, ha convintamente aderito alla Cisal, sempre vicina ai lavoratori e non alle logiche di potere, potendo così aumentare il proprio potenziale negoziale aderendo ad una confederazione “autonoma” che per la prima volta sarà presente nel comparto unico di contrattazione della Regione Autonoma della Sardegna.
E così, la storia ha un lieto fine: il 28 aprile 2021 inizia una nuova era per questi lavoratori, finalmente “uguali” per trattamento e dignità contrattuale, e non più discriminati rispetto alle altre agenzie e strutture regionali: un successo che i lavoratori non dimenticheranno, perché ottenuto con le proprie forze, contro-corrente, e soprattutto contro il sistema pre-costituito di interessi sindacali confederali, non più rappresentativo del volere e dei bisogni degli (ex)iscritti. Curioso a questo proposito, l’inciso scritto da uno dei tanti magistrati del TAR espressosi in una delle tante cause di questo sofferto percorso: “L’interesse al mantenimento dello status quo perseguito dalle Organizzazioni ricorrenti [CGIL, CISL, ndr] appare addirittura in contrapposizione rispetto a quello dei dipendenti di FORESTAS a conseguire, attraverso il passaggio al comparto di contrattazione regionale, l’applicazione del ben più favorevole CCRL” TAR SARDEGNA – SENT. 166/2020
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