Cisal Comunicazione: “Incertezza e preoccupazione per i lavoratori dei call center”
Cisal Comunicazione: “Incertezza e preoccupazione per i lavoratori dei call center”

Cisal Comunicazione denuncia la situazione di crescente incertezza che colpisce i lavoratori dei call center.

Dalla scadenza del contratto nazionale, avvenuta il 31 dicembre 2022, la trattativa con Assocontact non ha registrato progressi significativi. Circa un mese fa, Assocontact ha comunicato che, a partire dal 1° agosto, le imprese aderenti – tra cui la 3G – non applicheranno più l’attuale contratto del settore telecomunicazioni. I motivi addotti per tale decisione includono l’elevato costo del lavoro, le spese energetiche, il calo dei volumi di attività, la richiesta di maggiore flessibilità da parte dei committenti, le alte tasse e la concorrenza sleale. Assocontact ha sottolineato le difficoltà delle aziende rappresentate, affermando che, se non saranno più competitive sul mercato, non potranno tutelare l’occupazione. Per questo motivo, ha deciso di non aderire al rinnovo del vecchio contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del settore TLC. Questa decisione ha generato un clima di profonda agitazione tra i lavoratori e le lavoratrici. Le motivazioni addotte sono prive di fondamento e nascondono l’ennesimo tentativo di dumping contrattuale, con conseguenze devastanti sui diritti e sulle tutele economiche e legali dei lavoratori del settore.

Inoltre, dalla comunicazione della cessazione dell’utilizzo del contratto delle telecomunicazioni da parte dell’associazione nazionale dei BPO, numerose aziende hanno iniziato a disdire i contratti. Alcune di queste aziende stanno cercando di rassicurare i dipendenti sull’efficacia di questo percorso e sulla stabilità del lavoro e dell’occupazione. Tuttavia, appare evidente che l’obiettivo sia ridurre salari e diritti, comprimere il costo del lavoro e adottare logiche di massima flessibilità oraria, mettendo a rischio importanti principi. Facciamo appello a tutte le forze in campo affinché si mobilitino per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori del call center 3G e di tutti i call center coinvolti nella medesima situazione. Il nostro impegno è volto a garantire che ogni lavoratore possa continuare a contare su un contratto giusto e dignitoso.

Cisal Comunicazione denuncia la situazione di crescente incertezza che colpisce i lavoratori dei call center.

Dalla scadenza del contratto nazionale, avvenuta il 31 dicembre 2022, la trattativa con Assocontact non ha registrato progressi significativi. Circa un mese fa, Assocontact ha comunicato che, a partire dal 1° agosto, le imprese aderenti – tra cui la 3G – non applicheranno più l’attuale contratto del settore telecomunicazioni. I motivi addotti per tale decisione includono l’elevato costo del lavoro, le spese energetiche, il calo dei volumi di attività, la richiesta di maggiore flessibilità da parte dei committenti, le alte tasse e la concorrenza sleale. Assocontact ha sottolineato le difficoltà delle aziende rappresentate, affermando che, se non saranno più competitive sul mercato, non potranno tutelare l’occupazione. Per questo motivo, ha deciso di non aderire al rinnovo del vecchio contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del settore TLC. Questa decisione ha generato un clima di profonda agitazione tra i lavoratori e le lavoratrici. Le motivazioni addotte sono prive di fondamento e nascondono l’ennesimo tentativo di dumping contrattuale, con conseguenze devastanti sui diritti e sulle tutele economiche e legali dei lavoratori del settore.

Inoltre, dalla comunicazione della cessazione dell’utilizzo del contratto delle telecomunicazioni da parte dell’associazione nazionale dei BPO, numerose aziende hanno iniziato a disdire i contratti. Alcune di queste aziende stanno cercando di rassicurare i dipendenti sull’efficacia di questo percorso e sulla stabilità del lavoro e dell’occupazione. Tuttavia, appare evidente che l’obiettivo sia ridurre salari e diritti, comprimere il costo del lavoro e adottare logiche di massima flessibilità oraria, mettendo a rischio importanti principi. Facciamo appello a tutte le forze in campo affinché si mobilitino per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori del call center 3G e di tutti i call center coinvolti nella medesima situazione. Il nostro impegno è volto a garantire che ogni lavoratore possa continuare a contare su un contratto giusto e dignitoso.