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Una richiesta a tutela dei diritti dei lavoratori di âMax Cinaâ, ma anche dei dipendenti di altri esercizi commerciali che subiscono gli effetti negativi di unâimprenditorialitĂ senza scrupoli e senza regole
âLa situazione dei dipendenti di âMax Cinaâ di Modugno è nota da tempo â scrive la sigla sindacale. Ai lavoratori viene negata la giusta retribuzione spettante sulla base delle effettive ore di lavoro svolto, sono imposti turni di lavoro massacranti con ore di lavoro straordinario e notturno non retribuite, non viene retribuito il lavoro festivo svolto e viene parzialmente omesso il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali.
Si tratta di esercizi commerciali gestiti da cittadini di nazionalitĂ cinese, che, confidando anche sullo stato di bisogno di tanti disoccupati, conseguono notevoli profitti, lucrando sulla pelle dei dipendenti. A fronte di tutto questo â continuano â chiediamo allâIspettorato Territoriale del Lavoro di Bari una visita ispettiva presso âMax Cinaâ, al fine di accertare le condotte illecite, ordinandone lâimmediata cessazione e con applicazione delle piĂš severe sanzioni di legge. Una richiesta non solo a tutela dei diritti dei lavoratori di âMax Cinaâ, ma anche a tutela di tutti gli altri dipendenti degli altri esercizi commerciali, che purtroppo subiscono tutti i giorni indirettamente gli effetti negativi di unâimprenditorialitĂ senza scrupoli e senza regole. Infatti â sottolineano â non è un mistero che tanti grossisti della zona sono stati costretti a cessare ogni attivitĂ , licenziando tutti i loro dipendenti, proprio perchĂŠ schiacciati dalla concorrenza sleale di chi con comportamenti illeciti riesce a minimizzare il costo del lavoro dipendente.
Ed il depauperamento del tessuto economico è sotto gli occhi di tutti. Confidiamo, pertanto, in un immediato intervento, non solo dellâIspettorato del Lavoro, ma anche dei rappresentanti politici ed amministrativi competenti â conclude la Cisal â alla cui nota sensibilitĂ , morale e giuridica, non sfuggirĂ di certo la gravitĂ della situazioneâ.

Una richiesta a tutela dei diritti dei lavoratori di âMax Cinaâ, ma anche dei dipendenti di altri esercizi commerciali che subiscono gli effetti negativi di unâimprenditorialitĂ senza scrupoli e senza regole
âLa situazione dei dipendenti di âMax Cinaâ di Modugno è nota da tempo â scrive la sigla sindacale. Ai lavoratori viene negata la giusta retribuzione spettante sulla base delle effettive ore di lavoro svolto, sono imposti turni di lavoro massacranti con ore di lavoro straordinario e notturno non retribuite, non viene retribuito il lavoro festivo svolto e viene parzialmente omesso il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali.
Si tratta di esercizi commerciali gestiti da cittadini di nazionalitĂ cinese, che, confidando anche sullo stato di bisogno di tanti disoccupati, conseguono notevoli profitti, lucrando sulla pelle dei dipendenti. A fronte di tutto questo â continuano â chiediamo allâIspettorato Territoriale del Lavoro di Bari una visita ispettiva presso âMax Cinaâ, al fine di accertare le condotte illecite, ordinandone lâimmediata cessazione e con applicazione delle piĂš severe sanzioni di legge. Una richiesta non solo a tutela dei diritti dei lavoratori di âMax Cinaâ, ma anche a tutela di tutti gli altri dipendenti degli altri esercizi commerciali, che purtroppo subiscono tutti i giorni indirettamente gli effetti negativi di unâimprenditorialitĂ senza scrupoli e senza regole. Infatti â sottolineano â non è un mistero che tanti grossisti della zona sono stati costretti a cessare ogni attivitĂ , licenziando tutti i loro dipendenti, proprio perchĂŠ schiacciati dalla concorrenza sleale di chi con comportamenti illeciti riesce a minimizzare il costo del lavoro dipendente.
Ed il depauperamento del tessuto economico è sotto gli occhi di tutti. Confidiamo, pertanto, in un immediato intervento, non solo dellâIspettorato del Lavoro, ma anche dei rappresentanti politici ed amministrativi competenti â conclude la Cisal â alla cui nota sensibilitĂ , morale e giuridica, non sfuggirĂ di certo la gravitĂ della situazioneâ.
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