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Verranno istituiti tavoli di lavoro al fine non solo di raccogliere dati e segnalazioni di aggressioni, ma anche di individuare innovazioni tecnologiche e buone pratiche che orientino lo sviluppo di politiche per la sicurezza
Impegno comune per monitorare e migliorare la sicurezza dei conducenti dei mezzi del trasporto pubblico locale e regionale, per contrastare aggressioni e minacce al personale. E’ l’obiettivo di due protocolli firmati dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, con la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Anci, le associazioni e i sindacati firmatari dei relativi contratti, tra cui la Faisa Cisal.
“Il trasporto pubblico locale e regionale – ha detto il ministro Giovannini – assolve una funzione fondamentale per garantire il diritto alla mobilita’ dei cittadini ed e’ compito delle imprese e delle istituzioni porre in essere ogni attivita’ per tutelare il personale di servizio da aggressioni fisiche e verbali che possono verificarsi a bordo dei mezzi pubblici”. “E’ una priorita’ garantire una adeguata tutela della sicurezza degli operatori nel settore dei trasporti pubblici che svolgono un servizio essenziale per i cittadini e le comunita’, anche in orari e situazioni piu’ esposti al rischio di aggressione”, ha sottolineato la ministra Lamorgese.
Nell’ambito dell’”Osservatorio nazionale per la promozione del trasporto pubblico locale e regionale” verranno istituiti tavoli di lavoro su singole aree tematiche al fine non solo di raccogliere dati e segnalazioni di aggressioni che si verificano nei diversi ambiti territoriali e modali, ma anche di individuare innovazioni tecnologiche e buone pratiche che orientino lo sviluppo di politiche per la sicurezza.
Più in dettaglio, tra le attività previste dai Protocolli rientrano: la raccolta di dati sul fenomeno delle aggressioni; l’ideazione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione; il monitoraggio dello stato della sicurezza e della qualità del trasporto per individuare specifiche situazioni territoriali che necessitano di attenzione da parte della polizia locale e delle forze dell’ordine; la definizione di più avanzati standard di sicurezza e di qualità del trasporto; la promozione dell’uso di dispositivi tecnologici e di soluzioni tecniche finalizzate ad aumentare la sicurezza del servizio nelle stazioni e sui mezzi di trasporto; l’elaborazione di proposte per l’aggiornamento della normativa in materia di polizia, sicurezza e regolarità dei servizi di trasporto, anche per introdurre misure di prevenzione e contrasto delle aggressioni valutando, ad esempio, l’estensione del cosiddetto Daspo urbano a coloro che hanno manifestato e reiterato condotte aggressive nei confronti del personale addetto al trasporto pubblico.
I tavoli tematici elaboreranno specifiche linee guida per valutare, tra l’altro, la natura e le dimensioni del fenomeno; realizzare azioni di sensibilizzazione sul tema della sicurezza; individuare criteri per la classificazione degli eventi di violenza; formulare raccomandazioni all’utenza sul rispetto dei comportamenti a bordo dei mezzi di trasporto e sulla corretta percezione della figura del personale di front-line per il contrasto all’evasione tariffaria; individuare percorsi di reinserimento lavorativo per le vittime di forme particolarmente gravi di aggressioni e violenze e modalità di assistenza e supporto del personale a fronte delle violenze subite.
Inoltre, verranno definite condizioni, procedure e best practice per l’adozione di misure specifiche a tutela della sicurezza. Tra queste rientrano: la promozione della videosorveglianza e della protezione in ambiente di lavoro; il progressivo isolamento del posto di guida degli operatori di tpl con cabine protette per le vetture di nuova immatricolazione; la dotazione di sistemi di controllo degli accessi in stazioni (analogamente alle misure in uso negli aeroporti); la definizione di convenzioni per garantire più presenza a bordo su tratte a rischio aggressioni e di canali dedicati per ricorrere in maniera più celere alla chiamata di soccorsi; l’istituzione di un numero “nazionale” diretto di emergenza dedicato al personale e agli utenti. Entro 90 giorni i tavoli tematici presenteranno al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e al ministro dell’Interno un rapporto sulle specifiche attività svolte, sulle soluzioni adotatte e programmate e sulle eventuali risorse necessarie per realizzare le diverse azioni.

Verranno istituiti tavoli di lavoro al fine non solo di raccogliere dati e segnalazioni di aggressioni, ma anche di individuare innovazioni tecnologiche e buone pratiche che orientino lo sviluppo di politiche per la sicurezza
Impegno comune per monitorare e migliorare la sicurezza dei conducenti dei mezzi del trasporto pubblico locale e regionale, per contrastare aggressioni e minacce al personale. E’ l’obiettivo di due protocolli firmati dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, con la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Anci, le associazioni e i sindacati firmatari dei relativi contratti, tra cui la Faisa Cisal.
“Il trasporto pubblico locale e regionale – ha detto il ministro Giovannini – assolve una funzione fondamentale per garantire il diritto alla mobilita’ dei cittadini ed e’ compito delle imprese e delle istituzioni porre in essere ogni attivita’ per tutelare il personale di servizio da aggressioni fisiche e verbali che possono verificarsi a bordo dei mezzi pubblici”. “E’ una priorita’ garantire una adeguata tutela della sicurezza degli operatori nel settore dei trasporti pubblici che svolgono un servizio essenziale per i cittadini e le comunita’, anche in orari e situazioni piu’ esposti al rischio di aggressione”, ha sottolineato la ministra Lamorgese.
Nell’ambito dell’”Osservatorio nazionale per la promozione del trasporto pubblico locale e regionale” verranno istituiti tavoli di lavoro su singole aree tematiche al fine non solo di raccogliere dati e segnalazioni di aggressioni che si verificano nei diversi ambiti territoriali e modali, ma anche di individuare innovazioni tecnologiche e buone pratiche che orientino lo sviluppo di politiche per la sicurezza.
Più in dettaglio, tra le attività previste dai Protocolli rientrano: la raccolta di dati sul fenomeno delle aggressioni; l’ideazione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione; il monitoraggio dello stato della sicurezza e della qualità del trasporto per individuare specifiche situazioni territoriali che necessitano di attenzione da parte della polizia locale e delle forze dell’ordine; la definizione di più avanzati standard di sicurezza e di qualità del trasporto; la promozione dell’uso di dispositivi tecnologici e di soluzioni tecniche finalizzate ad aumentare la sicurezza del servizio nelle stazioni e sui mezzi di trasporto; l’elaborazione di proposte per l’aggiornamento della normativa in materia di polizia, sicurezza e regolarità dei servizi di trasporto, anche per introdurre misure di prevenzione e contrasto delle aggressioni valutando, ad esempio, l’estensione del cosiddetto Daspo urbano a coloro che hanno manifestato e reiterato condotte aggressive nei confronti del personale addetto al trasporto pubblico.
I tavoli tematici elaboreranno specifiche linee guida per valutare, tra l’altro, la natura e le dimensioni del fenomeno; realizzare azioni di sensibilizzazione sul tema della sicurezza; individuare criteri per la classificazione degli eventi di violenza; formulare raccomandazioni all’utenza sul rispetto dei comportamenti a bordo dei mezzi di trasporto e sulla corretta percezione della figura del personale di front-line per il contrasto all’evasione tariffaria; individuare percorsi di reinserimento lavorativo per le vittime di forme particolarmente gravi di aggressioni e violenze e modalità di assistenza e supporto del personale a fronte delle violenze subite.
Inoltre, verranno definite condizioni, procedure e best practice per l’adozione di misure specifiche a tutela della sicurezza. Tra queste rientrano: la promozione della videosorveglianza e della protezione in ambiente di lavoro; il progressivo isolamento del posto di guida degli operatori di tpl con cabine protette per le vetture di nuova immatricolazione; la dotazione di sistemi di controllo degli accessi in stazioni (analogamente alle misure in uso negli aeroporti); la definizione di convenzioni per garantire più presenza a bordo su tratte a rischio aggressioni e di canali dedicati per ricorrere in maniera più celere alla chiamata di soccorsi; l’istituzione di un numero “nazionale” diretto di emergenza dedicato al personale e agli utenti. Entro 90 giorni i tavoli tematici presenteranno al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e al ministro dell’Interno un rapporto sulle specifiche attività svolte, sulle soluzioni adotatte e programmate e sulle eventuali risorse necessarie per realizzare le diverse azioni.
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